È stato approvato il Decreto sulle liste di attesa per le prestazioni sanitarie, pensato per ridurre le tempistiche. Quali sono i vantaggi per gli utenti?
Sia la Camera sia il Sentato hanno dato il via libera al Decreto sulle liste di attesa, presentato dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci. I cambiamenti che si avranno con tale provvedimento sono numerosi e mirano a rendere il servizio sanitario più celere ed efficace.
La prima novità è la predisposizione di una piattaforma, Agenas, che servirà a facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari, aiutare i medici e gli ospedali a gestire le prenotazioni e a controllare il monitoraggio delle liste d’attesa a livello nazionale. Il CUP (il Centro Unico di Prenotazione), inoltre, lavorerà a livello regionale e intraregionale, per le prenotazioni sia nel pubblico sia nel privato.
Il Decreto introduce anche dei meccanismi digitali per disdire, cancellare o confermare gli appuntamenti medici anche in maniera telematica, in modo tale che siano gli stessi pazienti ad occuparsi delle proprie prenotazioni. Ma vediamo quali saranno i principali benefici per i pazienti.
Una delle novità più importanti del Decreto sulle liste di attesa è la cd. norma salta fila, ideata per consentire ai pazienti di affrontare i ritardi nelle visite. Per ridurre i tempi di attesa e agevolare gli utenti che sono impegnati in settimana, gli ambulatori e i laboratori rimarranno aperti anche nei weekend e gli orari dei servizi saranno prolungati.
Le ASL potranno ricorrere a privati convenzionati per fissare le visite in tempi più ristretti. Se, poi, i pazienti che hanno prenotato una visita non si presentano all’appuntamento, saranno costretti a pagare una sanzione. Chi prenota attraverso il CUP, dovrà versare il prezzo del ticket in caso di assenza senza preavviso.
Il Decreto contiene anche una norma relativa al superamento del limite di spesa per l’assunzione del personale sanitario. Per il 2024, è previsto un incremento fino al 15% del Fondo sanitario regionale, mentre, dal 2025, tale limite di spesa sarà eliminato e verrà applicato un nuovo meccanismo per accertare le necessità delle strutture sanitarie.
La Manovra ha, tuttavia, ricevuto anche delle critiche, da chi ritiene che non siano stati stanziati nuovi fondi economici per gestire la problematica dei ritardi e delle lungaggini delle liste di attesa e, dunque, teme che verrà sovraccaricato il personale sanitario in servizio. Una simile previsione violerebbe la Direttiva UE sugli orari di riposo, che stabilisce che, dopo le 11 ore di lavoro al giorno, sono necessarie almeno 24 ore di riposo settimanale.
L’auspicio, dunque, è che con il nuovo Decreto possa finalmente essere risolta l’annosa questione delle liste di attesa e che non venga ulteriormente stremato il personale medico e sanitario.
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